06 Dicembre Milano, l’Ispi celebra 90 anni e riceve l’Ambrogino d’Oro: un centro di eccellenza per la formazione diplomatica
L’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi) celebra il suo novantesimo anniversario ricevendo un importante riconoscimento: la Grande Medaglia d’Oro dell’Ambrogino d’Oro, il più prestigioso premio della città di Milano. L’onorificenza, che verrà conferita il 7 dicembre 2024, sottolinea il ruolo fondamentale dell’Ispi come istituzione di riferimento nel panorama internazionale.
Un’istituzione nata per guardare oltre i confini nazionali
Fondato nel 1934, in un periodo in cui l’Italia si chiudeva in politiche autarchiche, l’Ispi nacque grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani ricercatori e al supporto dell’industriale Alberto Pirelli. Ispirandosi a modelli internazionali come Chatham House di Londra e Brookings Institution di Washington, l’Istituto aveva l’obiettivo di supportare le imprese italiane nel comprendere i mercati globali e i contesti geopolitici.
La sede dell’Ispi, Palazzo Clerici, è da sempre il cuore operativo dell’istituto. Da lì, negli anni, l’Ispi ha ampliato le sue attività fino a diventare uno dei think tank più influenti al mondo, con un approccio multidisciplinare e un focus sull’analisi geopolitica e geoeconomica.
Un punto di riferimento internazionale
Nel panorama dei think tank europei, l’Ispi si colloca ai vertici, posizionandosi all’undicesimo posto su 141 istituzioni, secondo le classifiche internazionali. Le sue attività comprendono la pubblicazione di analisi e dossier su temi globali, l’organizzazione di eventi di portata internazionale come i Med Dialogues di Roma e programmi di formazione rivolti ai giovani.
Tra le iniziative più rilevanti si distingue il Milan Next Forum, sviluppato in collaborazione con l’Università Bocconi e l’Ocse, che coinvolge giovani leader da tutto il mondo. Nel corso degli anni, ospiti illustri come il presidente ucraino Zelensky e il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres hanno preso parte a questi eventi, sottolineando l’importanza dell’Ispi come piattaforma di dialogo globale.
Formazione e diplomazia come pilastri
La formazione rappresenta uno degli aspetti centrali dell’attività dell’Ispi. La sua scuola è riconosciuta come una delle principali per la preparazione dei diplomatici italiani, con un numero significativo di funzionari del Ministero degli Affari Esteri che si sono formati presso l’istituto. Tra gli ex allievi, spicca la figura di Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo, che ha lasciato un segno profondo prima della sua tragica scomparsa.
Un lungo percorso di resilienza e rilancio
La storia dell’Ispi è segnata anche da momenti difficili, come la crisi vissuta tra gli anni Settanta e Ottanta, che portò l’istituto al commissariamento. Il rilancio fu possibile grazie al contributo di Leopoldo Pirelli e al coinvolgimento di Confindustria e dell’Università Bocconi, che aiutarono l’Ispi a riscoprire la sua vocazione internazionale.
Un riconoscimento per l’eccellenza e la visione futura
L’Ambrogino d’Oro che Milano conferisce all’Ispi non celebra solo il suo passato, ma anche il suo ruolo attuale e il suo impegno per il futuro. L’Istituto rappresenta una connessione tra la città e il mondo, incarnando i valori di apertura e innovazione che ne hanno guidato il cammino sin dalla fondazione.
Questo riconoscimento rafforza l’importanza dell’Ispi come centro di eccellenza, in grado di affrontare le sfide globali con una visione strategica e di formare le nuove generazioni di leader e diplomatici.