Una Nuova Economia: Etica, Cooperazione e Sostenibilità al Centro del Futuro Economico

libro

Una Nuova Economia: Etica, Cooperazione e Sostenibilità al Centro del Futuro Economico

Il libro “Per una nuova economia” di Elena Beccalli, rettrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è stato al centro di un dibattito che ha esplorato un cambio di paradigma economico, incentrato su valori come persona, etica, fiducia e cooperazione. La presentazione del volume è stata aperta dalle parole di Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che ha sottolineato la necessità di una “rivoluzione gentile” per affrontare le disuguaglianze, i conflitti e il degrado ambientale, promuovendo un nuovo modello economico più umano e solidale. Parolin ha enfatizzato che l’impegno per attuare questo paradigma deve essere collettivo, coinvolgendo tanto le istituzioni quanto i singoli individui.

Nel suo libro, Beccalli ha criticato il tradizionale modello economico neoclassico, che si è focalizzato principalmente sulla ricerca del profitto individuale senza considerare le sue implicazioni etiche. La crisi economica globale seguita alla pandemia ha reso evidenti i limiti di questo approccio, spingendo la rettrice a sostenere la necessità di sviluppare modelli alternativi che mettano l’etica e la responsabilità sociale al centro delle decisioni economiche. La sua proposta si fonda su una visione dell’economia che superi la logica della massimizzazione del profitto, puntando invece all’ottimizzazione del valore attraverso la fiducia, la cooperazione e l’etica.

Il libro è suddiviso in due parti. La prima analizza i limiti del sistema economico attuale e propone soluzioni per superare la visione che confonde i mezzi con i fini. La seconda parte affronta tre temi cruciali per il presente e il futuro dell’economia: la sostenibilità sociale e ambientale, la relazione tra sistema finanziario e biodiversità, e le opportunità e i rischi legati al digitale e all’intelligenza artificiale. Beccalli sostiene che, per trarre il massimo beneficio da questi temi, è essenziale orientare sempre i mezzi disponibili verso il bene comune.

Alberto Quadrio Curzio, economista e presidente emerito dell’Accademia dei Lincei, ha sottolineato come i concetti di solidarietà, sussidiarietà e sviluppo siano fondamentali per l’economia e riflettano i principi della dottrina sociale. Ha anche espresso preoccupazione riguardo al radicalismo distruttivo che caratterizza alcune correnti economiche attuali, che non si allineano con questi principi.

Tra gli altri temi trattati nel libro vi è l’importanza dell’educazione finanziaria per promuovere il benessere comune, nonché l’impatto delle nuove tecnologie sul mondo della finanza. Queste tecnologie, pur offrendo numerose opportunità, sono anche responsabili di crescenti disuguaglianze sociali. In questo contesto, Beccalli ha evidenziato il ruolo delle banche di credito cooperativo, che, grazie alla loro capillare presenza sul territorio, possono supportare le categorie più vulnerabili, come anziani e piccole imprese.

Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, ha ribadito l’importanza della responsabilità individuale delle imprese, che non devono concentrarsi solo sulla massimizzazione del profitto, ma considerare anche l’impatto delle loro decisioni sul reddito, sul benessere sociale e sull’ambiente. Il suo intervento ha rafforzato l’idea che la cooperazione e l’etica siano essenziali per un’economia sana e giusta.

Infine, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in un breve videomessaggio, ha ricordato che la transizione economica è un’opportunità anche per ridurre le disuguaglianze di genere e generazionali, sottolineando l’importanza di orientare l’economia verso un futuro più inclusivo e sostenibile. Il dibattito ha dunque messo in luce la necessità di un cambiamento profondo, che veda l’economia come strumento al servizio del bene comune, promuovendo una visione integrale e solidale.